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Morning light floods Luca’s living room, striping the floor. Luca stands wide-eyed beside an energetic dog with floppy ears circling happily, invisible thoughts buzzing in the bright air.
Stamattina, Luca sentì una voce senza bocca parlare. "Chi ha parlato?", chiese, guardandosi attorno confuso. Baffo scodinzolò e pensò chiaro: "Io ho fame". "Baffo? Io ti sento davvero?", sussurrò Luca stupito. Il cane fece un giro e abbaiò felice. Il mondo sembrò aprirsi, pieno di pensieri nuovi. Luca sorrise, ma non capì come spegnerli.
Under a clear midday sky in the brick courtyard, Luca laughs while tossing a red ball; an energetic dog with floppy ears sprints after it, ears flying. Sunlight glints off the metal leash.
Nel cortile, Luca decise di fare una prova. "Pensa a qualcosa, Baffo", disse, stringendo il guinzaglio. "Palla rossa! Palla rossa!", urlò il pensiero del cane. Luca lanciò la palla, ridendo per la sorpresa. Baffo corse veloce, lasciando girare le orecchie. "Funziona davvero", mormorò Luca, emozionato. Ma dentro la testa arrivavano tanti bisbigli leggeri.
On a sun-warmed garden wall, a sleek black cat with green eyes lounges, eyes half-closed. Luca stands below, palms upward, while an energetic dog with floppy ears waits alertly; dappled afternoon light softens the courtyard.
Sul muro, una gatta nera osservava curiosa. "Non mi toccare", pensò Mina, "sto prendendo il sole". "Ciao, non ti disturbo", rispose Luca, solo con il pensiero. Mina socchiuse gli occhi, lenta come un’onda. "Sai ascoltare. Questo è raro", pensò, cambiando postura. Baffo annusò l’aria, rispettoso e attento. Il trio imparò il primo inchino silenzioso.
In the open piazza at golden afternoon, Luca clutches his head amid chattering sparrows and scurrying ants. An energetic dog with floppy ears sits at his side, guiding him forward as warm sunlight splashes the stone.
In piazza, i passeri fecero chiacchiere come scoppiettii. Le formiche correvano pensando "briciole, briciole", in coro infinito. "È troppo", sussurrò Luca, coprendosi le orecchie inutilmente. "Segui solo la mia voce", pensò Baffo, rassicurante. Luca respirò piano, contando i passi. Le voci si fecero più lontane, come onde leggere. Il pomeriggio tornò calmo come una nuvola.
Under tall oaks in a quiet park corner, late afternoon shade dapples a wooden bench. Luca practices slow breathing while a sleek black cat with green eyes stretches lazily and an energetic dog with floppy ears rests.
Nel parco, Luca cercò l’angolo più tranquillo. "Qui gli alberi parlano piano", pensò Mina, stirandosi. "Mi insegnate a chiudere l’orecchio dentro?", chiese Luca. Baffo posò il muso sulle ginocchia del bambino. "Inspira, scegli una voce, lascia andare le altre". Luca seguì il ritmo, come un remo sull’acqua. Il silenzio apparve, piccolo ma vero.
In the same shaded park, morning light strikes dew on the grass. Luca kneels politely, hand raised, as a sleek black cat with green eyes nods and an energetic dog with floppy ears wags, establishing courteous silence.
"Devo chiedere prima di ascoltare", disse Luca, deciso. Mina annuì con uno sguardo lento e profondo. "Chiedi: Posso ascoltare? E poi aspetta", pensò la gatta. "Posso ascoltare, Baffo?", domandò Luca con cortesia. "Sì!", rimbalzò felice il pensiero, pieno di scodinzolii. Il bambino sentì la scelta come una chiave. Il gioco diventò rispetto, e amicizia.
Afternoon sun filters through the kitchen window, lighting tiled floors and a metal bowl. Luca gently slides the bowl closer to the sill while a sleek black cat with green eyes eats calmly; cupboards cast soft shadows.
A casa, Mina scrutò la cucina con aria contrariata. "La ciotola è vicino al frigo rumoroso", pensò seccata. "Posso ascoltare, Mina?", chiese Luca, ricordando la regola. "Sì. Spostala vicino alla finestra", arrivò la risposta. Luca trascinò piano la ciotola, senza graffiare il pavimento. Mina mangiò serena, facendo le fusa lente. "Grazie", pensò, come un suono caldo.
On a busy city square at noon, bicycles blur past and pigeons flutter overhead. Luca grasps the bench edge, eyes closed, while an energetic dog with floppy ears rests beside him, shielding him amidst flashing sunlight.
In centro, i piccioni pensavano briciole in mille direzioni. Le biciclette suonavano campanelli come risatine metalliche. "Mi gira la testa", disse Luca, stringendo la mano a Baffo. "Ancora il respiro", pensò Baffo, guidandolo verso una panchina. Luca scelse solo la voce dell’amico, come un faro. Le altre onde scivolarono via, senza bussare. "Ce l’hai fatta", pensò Mina, apparendo leggera.
On soft evening grass behind Luca’s house, golden light dims toward sunset. Luca, crouched between an energetic dog with floppy ears and a sleek black cat with green eyes, practices hand signals and tail gestures, smiling silently.
"Servono segnali chiari", disse Luca, accovacciandosi con loro. "Coda alta per parlarti, coda bassa per silenzio", propose Baffo. "Io sbatto lentamente le palpebre: sì", pensò Mina. "Io alzo la mano: posso ascoltare?", disse Luca sorridendo. Provarono i gesti, ridendo senza rumore. Gli equivoci scivolarono come foglie d’autunno. La squadra parlava, o taceva, con armonia.
Beside a leafy shrub in the sunny garden, Luca cradles a tiny trembling bird in cupped hands. A sleek black cat with green eyes watches attentively while an energetic dog with floppy ears stands still, respecting the rescue.
Un pigolio affannato arrivò da un cespuglio. "Posso ascoltare?", chiese Luca, già in ginocchio. "Caduto. Freddo. Paura", pensò il piccolo, voce tremante. "Niente mani sul nido", ricordò Mina, attenta e prudente. Luca scaldò l’uccellino tra le mani, pochi minuti. Poi lo posò vicino ai rami bassi, protetto. La madre arrivò, ringraziando con un frullo.
On the apartment balcony railing at sunset, sky painted orange, a sleek black cat with green eyes sits facing the horizon. Luca settles beside her without speaking; warm twilight bathes their quiet silhouettes.
Sulla ringhiera, Mina guardava il tramonto in silenzio. Luca sentì un pensiero dolce avvicinarsi, poi fermarsi. "Posso ascoltare?", chiese piano, senza fretta. "Non ora", pensò la gatta, chiudendo gli occhi. "Va bene", disse Luca, sedendosi accanto a lei. Rimasero insieme, guardando il cielo cambiare colore. Il rispetto diventò una coperta calda.
Midday sun gleams over the park lawn and a towering oak. Luca taps the trunk, grinning, as an energetic dog with floppy ears skids nearby and a sleek black cat with green eyes poises on a low wall.
"Sfida a chi tocca prima l’albero!", pensò Baffo. "Accetto", rise Luca, già correndo sull’erba. Mina li seguì sul muretto, elegante e attenta. "Ginocchia su, respiro dritto", consigliò il cane, incoraggiante. Luca toccò l’albero, poi abbracciò Baffo ridendo. "La tua voce mi fa correre meglio", disse felice. Il prato profumava di vittoria e trifogli.
Moonlight leaks through Luca’s bedroom window, casting silver lines. Luca grips blankets while an energetic dog with floppy ears rests its head on the mattress edge, calming the dark room.
La notte portò fruscii e pensieri scuri come inchiostro. Luca si svegliò, il cuore galoppava nel buio. "Posso ascoltare, Baffo?", sussurrò con un filo di voce. "Sono qui", pensò il cane, posando il muso caldo. "Silenzio, per favore", chiese Luca al giardino intero. I grilli rallentarono, gentili come amici pazienti. Il sonno tornò, leggero come piuma.
Early sunlight streams into the garden patio, glinting off dewy leaves. Luca and a sleek black cat with green eyes slowly blink together while an energetic dog with floppy ears yawns, sprawled in a warm sunpatch.
Al mattino, Mina mostrò un trucco tranquillo. "Guarda: chiudo, apro, chiudo. Il mondo rallenta", pensò. Luca imitò quel battito di palpebre, profondamente calmo. Baffo sbadigliò, stendendosi al sole come un tappeto. "Funziona", disse Luca, sentendo i pensieri distendersi piano. Il tempo sembrò una barca che scivola. Anche il vento parlava più piano.
Inside the bright kitchen at noon, Luca gestures like a conductor between fridge and sink. An energetic dog with floppy ears licks its nose for “water,” while a sleek black cat with green eyes stares toward the window for “air.”
"Quando serve, usiamo frasi brevi", propose Luca, scherzando. "Acqua", pensò Baffo, leccandosi il naso lucido. "Finestra", pensò Mina, desiderosa di aria fresca. Luca capì subito, muovendosi come un direttore d’orchestra. Le parole corte non stancavano la testa. I bisogni arrivavano chiari, come biglietti piegati. Tutti si sentivano leggeri e capiti.
Under a dripping portico on a gray afternoon, Luca kneels in a yellow raincoat. An energetic dog with floppy ears shakes off droplets while Luca rescues a wriggling earthworm to nearby grass; city lights shimmer on wet stone.
La pioggia cominciò a cantare sulle tegole di casa. "Passeggiata veloce?", chiese Luca con l’impermeabile giallo. "Sì, salto pozzanghera!", pensò Baffo, già felice. Mina restò alla finestra, regina del davanzale. Sotto un portico, un pensiero piccolo urlò: "Acqua, aiuto!". Luca sollevò un lombrico dal marciapiede all’erba morbida. "Grazie", disse il giardino, gocciolando contento.
In Luca’s sunlit backyard, a picnic blanket lies beneath quiet mid-morning sky. Luca sits cross-legged, palms up, while an energetic dog with floppy ears sets down a ball and a sleek black cat with green eyes purrs softly, honoring silence.
"Oggi facciamo una festa del silenzio", propose Luca. Baffo portò la palla, ma la posò quieto. Mina si acciambellò, facendo ron ron come un tamburo lento. Contarono fino a sessanta, solo respiro e battito. Il mondo sembrò più grande, come un teatro vuoto. Poi risero forte, sciogliendo la calma. Il silenzio era un amico, non un muro.
By the open bedroom window at dusk, vines rustle gently. Luca whispers a promise while a sleek black cat with green eyes curls into hidden leaves and an energetic dog with floppy ears sniffs the evening garden air.
"Posso ascoltare, Mina?", chiese Luca, aprendo la finestra. "Sì. Tieni segreto il mio posto per dormire", pensò. "Promesso", disse Luca, toccandosi il cuore. Baffo annusò il giardino, curioso e bonario. "Niente domande", aggiunse Luca, facendogli l’occhiolino. Tenere un segreto fa crescere come un albero. Mina dormì serena, nascosta nella vite.
In the sun-drenched courtyard, late morning shadows shorten across warm tiles. Luca sits cross-legged, smiling, as an energetic dog with floppy ears rests its head on his knee and a sleek black cat with green eyes blinks gratefully.
Nel cortile, arrivarono pensieri come fiocchi di carta. "Grazie", disse il vento nelle foglie lucenti. "Grazie", pensò Baffo, poggiando la testa sul ginocchio. "Grazie", pensò Mina, con un lento battito d’occhi. Luca arrossì, felice fino ai lacci delle scarpe. "Anche io grazie a voi", disse, stringendoli. Il giorno profumò di pane caldo.
Along a quiet tree-lined path at golden sunset, Luca strides confidently, hands in pockets. An energetic dog with floppy ears trots on one side and a sleek black cat with green eyes pads on the other, matching his calm pace.
Luca guardò il mondo, pieno di voci possibili. "Posso ascoltare?", chiese quando serviva davvero ascoltare. "Posso aiutare?", domandò quando un gesto era necessario. "Oggi rispetto il silenzio", decideva quando il cuore chiedeva quiete. Baffo e Mina camminavano accanto, fermi e fedeli. Le voci non comandavano più: lui sceglieva la sua. E il dono diventò strada sicura.